Il presidente della Regione Siciliana, Raffaele Lombardo si è dimesso

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Raffaele Lombardo

Il governatore Raffaele Lombardo, prima delle dimissioni riesce a piazzare due nuovi assessori regionali. Il primo è Nicola Vernuccio alla Funzione Pubblica e Autonomie locali,  già commissario del Mpa a Palermo e anche ex dirigente dell’assessorato regionale all’Industria. Vernuccio avrà in giunta un ruolo di peso considerando che gli toccherà gestire la macchina che porterà i siciliani alle urne. In secondo invece è Claudio Torrisi, assessore all’Energia, ex assessore all’Ambiente e all’Ecologia del Comune di Catania guidato da Raffaele Stancanelli del Pdl. Raffaele Lombardo ufficializza quindi, che la Sicilia andrà al voto il 28 e 29 ottobre.

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Lombardo, intervenendo in aula all’Ars ha detto:  “In questo momento, con l’economia fragile di tante regioni meridionali, il sistema economico siciliano presenta non poche criticità. E in questo contesto registriamo una vera e prorpia aggressione all’autonomia speciale“. “In Italia non si parla più di federalismo nè di autonomismo – ha aggiunto Lombardo -. Si va affermando un nuovo centralismo per attuare tagli concordati in sede internazionale, e imposti registrando un atteggiamento di insofferenza“.

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Nel suo discorso all’Ars, Lombardo ha fatto quindi esplicito riferimento alla vicenda giudiziaria che lo vede imputato coatto con l’accusa di concorso esterno in associazione mafiosa dalla procura di Catania. “C’è stata – ha puntato il dito Lombardo –una ben orchestrata fuga di notizie da parte degli organi di stampa . Avrò il diritto di far conoscere ai siciliani le particolarità di una indagine che non è mai stata compiuta, perché avrebbe potuto mettere in discussione una sentenza già emessa“. “Mai come in questi 4 anni – ha detto ancoora l’ormai dimissionario Governatore – erano stati intaccati gli interessi mafiosi“.

Dopo le dimissioni del presidente della Regione Raffaele Lombardo il presidente dell’Ars Francesco Cascio è intervenuto in Aula con un breve messaggio e ricordato al Parlamento siciliano le prerogative dell’Ars, di cui, per il regolamento interno, sono prorogati i poteri fino all’insediamento della nuova Assemblea che sarà eletta con le regionali anticipate il 28 e 29 ottobre. “Sento forte il dovere di ringraziare tutti voi deputati -ha detto Cascio- per l’impegno profuso e per la partecipazione all’attività parlamentare che in questi quattro difficili anni ha registrato il conseguimento di importanti risultati, sia sul piano legislativo, sia per quanto concerne l’attività ispettiva, tutto questo nonostante le enormi difficoltà del quadro politico, e soprattuto di natura finanziaria. È auspicio di questa presidenza che i prossimi mesi possano far emergere valori condivisi di aprtecipazione nella comune prospettiva del miglioramento delle condizioni di vita dei siciliani“.  Per il governo la possibilità di operare solo per l’ordinaria amministrazione. Cascio, ha poi annunciato in aula lo scioglimento dell’Assemblea regionale siciliana.

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